Cos’è VERSE

VERSE è un programma formativo innovativo pensato per accompagnare studentesse e studenti nell’affrontare sfide aziendali reali, lavorando in team multidisciplinari e multiculturali — proprio come accade nel mondo del lavoro contemporaneo.

Il progetto, finanziato dalla Comunità Europea sul Programma ERASMUS, coinvolge studenti universitari provenienti da diversi Paesi (Portogallo, Francia, Ucraina) e ambiti di studio differenti (moda, design, economia, ingegneria), uniti per vivere un’esperienza di apprendimento unica e trasformativa.

Due fasi, un unico obiettivo:

Aiutarti a diventare un* innovator* critic* e consapevole, capace di comprendere a fondo le sfide dell’industria contemporanea e di rispondere in modo creativo, responsabile ed efficace.

Fase 1 → Fondamenti teorici e metodologici
Fase 2 → Applicazione pratica su casi aziendali reali

Perché VERSE ora

Viviamo in un’epoca di trasformazioni rapide e complesse. VERSE  prepara a interpretare il cambiamento, combinando creatività, responsabilità e tecnologia .

L’Unione Europea riconosce il pensiero critico come una delle soft skill fondamentali per le carriere del futuro. Con VERSE, questa competenza chiave sarà sviluppata con un modello innovativo in un contesto dinamico, collaborativo e internazionale, con un focus diretto sui settori del Design e della Moda.

LA FILOSOFIA COME PERNO METODOLOGICO DI VERSE

Nel nuovo progetto europeo VERSE che abbiamo vinto come Confindustria Toscana Servizi, una delle domande alle quali dobbiamo rispondere con Tommaso Galli è perché la filosofia rappresenti per noi il perno metodologico del progetto, lo strumento abilitante, nello sviluppo delle competenze per presidiare i processi di innovazione delle imprenditrici, imprenditori, manager, designer, tecnici e creativi del prossimo futuro.

Questo approccio non si limita alla sfera intellettuale, ma invita a una riflessione più ampia che coinvolga università e istituzioni, suggerendo l’integrazione della filosofia in ogni ambito accademico, sia esso tecnico, economico o scientifico.

La filosofia, infatti, non è solo uno strumento per ampliare la conoscenza, ma una disciplina che stimola il pensiero critico, il confronto con il significato e l’orientamento in un contesto sempre più complesso.

Al centro di questo modello troviamo tre elementi fondamentali:
Desiderio, Critica ed Etica.

Il desiderio profondo è il motore dell’innovazione, inteso come spinta creativa e generativa che va oltre il mero progresso tecnico. È un desiderio che rispetta l’altro, orientandosi verso il bene comune e la sostenibilità.

La critica è lo strumento che permette di confrontare il desiderio con la realtà, analizzandone le implicazioni e garantendo che l’innovazione risponda a domande fondamentali sul suo scopo e sui suoi benefici.

L’etica, infine, è la la bussola che guida desiderio e critica, assicurando che ogni processo innovativo sia inclusivo, rispettoso dell’ambiente e volto al benessere collettivo.

Un esempio concreto di questo approccio si ritrova nel Design Thinking, una metodologia di innovazione tra le più diffuse.

L’etimologia del termine de-sign ci porta a “usare segni per attribuire significato”. Questo implica un processo che non è mai neutrale: progettare significa scegliere, interpretare e dare senso. Integra desiderio, critica ed etica per creare innovazioni di valore, capaci di rispondere non solo a bisogni utilitaristici, ma anche a quelli più profondi e condivisi.

Questa prospettiva invita a preservare la diversità e l’alterità, valorizzando il dialogo tra culture, generi e codici etici differenti.

Il Design Thinking è solo un esempio: l’approccio filosofico che proponiamo vuole andare oltre le metodologie di innovazione specifiche. L’obiettivo è fornire “strumenti” che permettano non solo di fare, ma anche di utilizzare l’innovazione con una dimensione di senso più profonda, per noi e per gli altri.

Ripensare l’innovazione attraverso questa lente significa pertanto creare non solo soluzioni tecniche, ma anche significati nuovi e condivisi.

Dobbiamo prenderci la responsabilità di ciò che facciamo.

L’integrazione tra filosofia, tecnica e umanità trasforma l’innovazione in una pratica generativa, rappresentando una sorta di epifania, una rinascita che libera creatività, invenzione e slancio vitale.

Riprendendo anche le parole di Mattarella, la tecnologia non può monopolizzare il pensiero.

Per approfondimenti sul progetto:

Project Manager Progetto VERSE

Chiara Steindler c.steindler@confindustriatoscanaservizi.it


Per confrontarci o inserire il percorso, o alcuni suoi moduli, in via sperimentale nei vostri programmi di formazione:

Nicola Mione n.mione@confindustriatoscanaservizi.it – 3316886355


I CANALI DEL PROGETTO:

NEWS ON VERSE

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