Il Progetto SME2EU fa parte di Enterprise Europe Network - 600 sportelli in 60 paesi = 3000 esperti per far crescere e innovare le imprese

Enterprise Europe Network (EEN) è la più grande rete mondiale a supporto delle PMI orientate ad innovare e crescere su scala internazionale.

Tramite i suoi sportelli presenti sul territorio sostiene lo sviluppo delle imprese con assistenza personalizzata su tematiche inerenti l’innovazione e l’internazionalizzazione, ricerca di partner ed individuazione di agevolazioni finanziarie.

La rete EEN è cofinanziata dalla Commissione Europea ed è attiva in oltre 60 paesi tramite le oltre 600 organizzazioni che ne fanno parte.

Confindustria Toscana assieme a Confindustria Toscana Servizi è uno sportello della rete EEN ed offre alle imprese toscane l’accesso ai servizi della rete.

Il progetto EMPOWERING è dedicato alle donne millenial

Il progetto EMPOWERING è dedicato alle donne millenial (nate tra il 1980 e il 1995) che lavorano nel settore manifatturiero, con la missione di supportarne la formazione professionale, il miglioramento delle competenze e le opportunità di sviluppo di carriera. Il nostro obiettivo non è solo rafforzare la vostra posizione nel settore, ma anche promuovere la collaborazione e il networking a livello europeo, che sono fondamentali per raggiungere il successo nel mondo di oggi.

Una caratteristica distintiva del progetto EMPOWERING è il suo impegno per l’inclusività e l’ampia portata. Tutti i risultati e le risorse del progetto sono disponibili in sette lingue (inglese, francese, macedone, italiano, polacco, norvegese, ucraino) per garantire che una gamma diversificata di partecipanti possa accedere e beneficiare delle offerte del progetto. Questo approccio multilingue amplia in modo significativo l’impatto del progetto, soddisfacendo le esigenze delle donne provenienti da contesti linguistici diversi e promuovendo un ambiente più inclusivo.

Il progetto VERSE

Nel nuovo progetto europeo VERSE che abbiamo vinto come Confindustria Toscana Servizi, una delle domande alle quali dobbiamo rispondere con Tommaso Galli è perché la filosofia rappresenti per noi il perno metodologico del progetto, lo strumento abilitante, nello sviluppo delle competenze per presidiare i processi di innovazione delle imprenditrici, imprenditori, manager, designer, tecnici e creativi del prossimo futuro.

Questo approccio non si limita alla sfera intellettuale, ma invita a una riflessione più ampia che coinvolga università e istituzioni, suggerendo l’integrazione della filosofia in ogni ambito accademico, sia esso tecnico, economico o scientifico.

La filosofia, infatti, non è solo uno strumento per ampliare la conoscenza, ma una disciplina che stimola il pensiero critico, il confronto con il significato e l’orientamento in un contesto sempre più complesso.

Al centro di questo modello troviamo tre elementi fondamentali:
Desiderio, Critica ed Etica.

Il desiderio profondo è il motore dell’innovazione, inteso come spinta creativa e generativa che va oltre il mero progresso tecnico. È un desiderio che rispetta l’altro, orientandosi verso il bene comune e la sostenibilità.

La critica è lo strumento che permette di confrontare il desiderio con la realtà, analizzandone le implicazioni e garantendo che l’innovazione risponda a domande fondamentali sul suo scopo e sui suoi benefici.

L’etica, infine, è la la bussola che guida desiderio e critica, assicurando che ogni processo innovativo sia inclusivo, rispettoso dell’ambiente e volto al benessere collettivo.

Un esempio concreto di questo approccio si ritrova nel Design Thinking, una metodologia di innovazione tra le più diffuse.

L’etimologia del termine de-sign ci porta a “usare segni per attribuire significato”. Questo implica un processo che non è mai neutrale: progettare significa scegliere, interpretare e dare senso. Integra desiderio, critica ed etica per creare innovazioni di valore, capaci di rispondere non solo a bisogni utilitaristici, ma anche a quelli più profondi e condivisi.

Questa prospettiva invita a preservare la diversità e l’alterità, valorizzando il dialogo tra culture, generi e codici etici differenti.

Il Design Thinking è solo un esempio: l’approccio filosofico che proponiamo vuole andare oltre le metodologie di innovazione specifiche. L’obiettivo è fornire “strumenti” che permettano non solo di fare, ma anche di utilizzare l’innovazione con una dimensione di senso più profonda, per noi e per gli altri.

Ripensare l’innovazione attraverso questa lente significa pertanto creare non solo soluzioni tecniche, ma anche significati nuovi e condivisi.

Dobbiamo prenderci la responsabilità di ciò che facciamo.

L’integrazione tra filosofia, tecnica e umanità trasforma l’innovazione in una pratica generativa, rappresentando una sorta di epifania, una rinascita che libera creatività, invenzione e slancio vitale.

Riprendendo anche le parole di Mattarella, la tecnologia non può monopolizzare il pensiero.


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Nicola Mione n.mione@confindustriatoscanaservizi.it – 3316886355

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