
I progetti di seguito elencati sono Finanziati dall’Unione Europea. I punti di vista e le opinioni espressi sono tuttavia esclusivamente quelli dell’autore/degli autori e non riflettono necessariamente quelli dell’Unione Europea. Né l’Unione Europea né l’autorità che eroga il finanziamento possono essere ritenuti responsabili per essi.
Il Progetto SME2EU fa parte di Enterprise Europe Network - 600 sportelli in 60 paesi = 3000 esperti per far crescere e innovare le imprese

Enterprise Europe Network (EEN) è la più grande rete mondiale a supporto delle PMI orientate ad innovare e crescere su scala internazionale.
Tramite i suoi sportelli presenti sul territorio sostiene lo sviluppo delle imprese con assistenza personalizzata su tematiche inerenti l’innovazione e l’internazionalizzazione, ricerca di partner ed individuazione di agevolazioni finanziarie.
La rete EEN è cofinanziata dalla Commissione Europea ed è attiva in oltre 60 paesi tramite le oltre 600 organizzazioni che ne fanno parte.
Confindustria Toscana assieme a Confindustria Toscana Servizi è uno sportello della rete EEN ed offre alle imprese toscane l’accesso ai servizi della rete.
Il progetto EMPOWERING è dedicato alle donne millenial

Il progetto EMPOWERING è dedicato alle donne millenial (nate tra il 1980 e il 1995) che lavorano nel settore manifatturiero, con la missione di supportarne la formazione professionale, il miglioramento delle competenze e le opportunità di sviluppo di carriera. Il nostro obiettivo non è solo rafforzare la vostra posizione nel settore, ma anche promuovere la collaborazione e il networking a livello europeo, che sono fondamentali per raggiungere il successo nel mondo di oggi.
Una caratteristica distintiva del progetto EMPOWERING è il suo impegno per l’inclusività e l’ampia portata. Tutti i risultati e le risorse del progetto sono disponibili in sette lingue (inglese, francese, macedone, italiano, polacco, norvegese, ucraino) per garantire che una gamma diversificata di partecipanti possa accedere e beneficiare delle offerte del progetto. Questo approccio multilingue amplia in modo significativo l’impatto del progetto, soddisfacendo le esigenze delle donne provenienti da contesti linguistici diversi e promuovendo un ambiente più inclusivo.
Il progetto VERSE

Cos’è VERSE
VERSE è un programma formativo innovativo pensato per accompagnare studentesse e studenti nell’affrontare sfide aziendali reali, lavorando in team multidisciplinari e multiculturali — proprio come accade nel mondo del lavoro contemporaneo.
Il progetto coinvolge studenti univesitari provenienti da diversi Paesi (Portogallo, Francia, Ucraina) e ambiti di studio differenti (moda, design, economia, ingegneria), uniti per vivere un’esperienza di apprendimento unica e trasformativa.
Due fasi, un unico obiettivo:
Aiutarti a diventare un* innovator* critic* e consapevole, capace di comprendere a fondo le sfide dell’industria contemporanea e di rispondere in modo creativo, responsabile ed efficace.
Fase 1 → Fondamenti teorici e metodologici
Fase 2 → Applicazione pratica su casi aziendali reali
Perché VERSE ora
Viviamo in un’epoca di trasformazioni rapide e complesse. VERSE prepara a interpretare il cambiamento, combinando creatività, responsabilità e tecnologia .
L’Unione Europea riconosce il pensiero critico come una delle soft skill fondamentali per le carriere del futuro. Con VERSE, questa competenza chiave sarà sviluppata con un modello innovativo in un contesto dinamico, collaborativo e internazionale, con un focus diretto sui settori del Design e della Moda.
LA FILOSOFIA COME PERNO METODOLOGICO DI VERSE
Nel nuovo progetto europeo VERSE che abbiamo vinto come Confindustria Toscana Servizi, una delle domande alle quali dobbiamo rispondere con Tommaso Galli è perché la filosofia rappresenti per noi il perno metodologico del progetto, lo strumento abilitante, nello sviluppo delle competenze per presidiare i processi di innovazione delle imprenditrici, imprenditori, manager, designer, tecnici e creativi del prossimo futuro.
Questo approccio non si limita alla sfera intellettuale, ma invita a una riflessione più ampia che coinvolga università e istituzioni, suggerendo l’integrazione della filosofia in ogni ambito accademico, sia esso tecnico, economico o scientifico.
La filosofia, infatti, non è solo uno strumento per ampliare la conoscenza, ma una disciplina che stimola il pensiero critico, il confronto con il significato e l’orientamento in un contesto sempre più complesso.
Al centro di questo modello troviamo tre elementi fondamentali:
Desiderio, Critica ed Etica.
Il desiderio profondo è il motore dell’innovazione, inteso come spinta creativa e generativa che va oltre il mero progresso tecnico. È un desiderio che rispetta l’altro, orientandosi verso il bene comune e la sostenibilità.
La critica è lo strumento che permette di confrontare il desiderio con la realtà, analizzandone le implicazioni e garantendo che l’innovazione risponda a domande fondamentali sul suo scopo e sui suoi benefici.
L’etica, infine, è la la bussola che guida desiderio e critica, assicurando che ogni processo innovativo sia inclusivo, rispettoso dell’ambiente e volto al benessere collettivo.
Un esempio concreto di questo approccio si ritrova nel Design Thinking, una metodologia di innovazione tra le più diffuse.
L’etimologia del termine de-sign ci porta a “usare segni per attribuire significato”. Questo implica un processo che non è mai neutrale: progettare significa scegliere, interpretare e dare senso. Integra desiderio, critica ed etica per creare innovazioni di valore, capaci di rispondere non solo a bisogni utilitaristici, ma anche a quelli più profondi e condivisi.
Questa prospettiva invita a preservare la diversità e l’alterità, valorizzando il dialogo tra culture, generi e codici etici differenti.
Il Design Thinking è solo un esempio: l’approccio filosofico che proponiamo vuole andare oltre le metodologie di innovazione specifiche. L’obiettivo è fornire “strumenti” che permettano non solo di fare, ma anche di utilizzare l’innovazione con una dimensione di senso più profonda, per noi e per gli altri.
Ripensare l’innovazione attraverso questa lente significa pertanto creare non solo soluzioni tecniche, ma anche significati nuovi e condivisi.
Dobbiamo prenderci la responsabilità di ciò che facciamo.
L’integrazione tra filosofia, tecnica e umanità trasforma l’innovazione in una pratica generativa, rappresentando una sorta di epifania, una rinascita che libera creatività, invenzione e slancio vitale.
Riprendendo anche le parole di Mattarella, la tecnologia non può monopolizzare il pensiero.
Se condividete questa visione, grazie per discuterla e diffonderla…
Per approfondire, confrontarci o inserire il percorso in via sperimentale nei vostri programmi di formazione:
Nicola Mione – n.mione@confindustriatoscanaservizi.it – 3316886355